“Oggi è un grande giorno, stiamo scrivendo un nuovo libro: è la prima volta che Fiat e Chrysler presentano insieme un unico piano industriale”.
Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e Chrysler, naturalmente in maglione blu di cachemire, apre così la conferenza sul futuro di quella che una volta era soltanto la Fabbrica Italiana Automobili Torino. A Detroit, Auburn Hills, presenta il nuovo piano industriale di Fca per il 2014-2018. L’obbiettivo ambizioso è di sei milioni di auto entro il 2018. Il sogno è di arrivare a competere con General Motors, Volkswagen, Toyota e Renault-Nissan
“E’ il primo giorno di una nuova vita per Fiat Chrysler Automobiles. C’é un mondo in cui la gente non dimentica i sogni del cassetto. Ogni nuova sfida costruisce un mondo migliore. Un mondo di gente follemente appassionata a quello che fa. Benvenuti in quel mondo, in Fca automobiles. Fca è fatta da trecentomila uomini e donne che mettono il loro impegno. Nel 2009 abbiamo presentato il piano del turnaround di Chrysler. Oggi capitolo completamente nuovo: è la prima volta che Fiat e Chrysler presentano il loro futuro insieme. Da oggi il logo Fca campeggia sugli edifici di tutto il mondo e in questi anni abbiamo lavorato per abbattere gli steccati nazionalistici e lavorare per un progetto comune“.
FERRARI “Sono qui al posto di Luca Cordero di Montezemolo, che ha fatto un lavoro eccezionale nel posizionare Ferrari che ha mantenuto la sua autonomia in Fca e non è assolutamente in vendita. Abbiamo mantenuto il valore in questi anni. Chi pensa che la venderemo si metta il cuore in pace. Manterremo la produzione limitata a 7.000 pezzi con un nuovo modello all’anno e una redditività del 15 per cento e continueremo a investire in Formula1. Se qualcuno di voi ha sogni fantastici di piazzare Ferrari nelle giuste mani, non ho bisogno del vostro aiuto”, ha concluso Marchionne, aggiungendo che i broker stimano per l’azienda di Maranello una valutazione tra i 3,3 miliardi di euro e i 5,4 miliardi, con una media pari a 4,3 miliardi.
ALFA ROMEO Sono previsti sei nuovi modelli tra il 2016 e 2018 più una spider nel 2018. Una delle nuove auto del Biscione è prevista a fine 2015. In tutto sono dunque otto nuovi modelli nei prossimi 5 anni. L’obiettivo di crescita: da 74 mila vendute nel 2013 a 400 mila nel 2018, con 5 miliardi di euro di investimenti.
MASERATI Sono previsti due miliardi di investimenti e quattro modelli entro il 2018: Levante, Alfieri Coupé, Alfieri Cabrio e Nuova Gran Turismo sono verranno costruite tra Torino e Modena. Nei programmi si passa da 15 mila a 75 mila pezzi nel 2018, cinque volte di più di oggi. L’Alfieri, il sogno disegnato da Ramacciotti, che ha conquistato Ginevra diventa realtà.
FIAT Si punta a passare da 1.500.000 auto a 1.900.000 alla fine del piano. La maggiore crescita è prevista in Asia da 70mila a 300mila pezzi. In America del Nord si passa da 50 a 100 mila. America Latina e Europa restano come oggi. Quanto ai modelli, ne sono previsti otto nuovi con il marchio Fiat, da oggi al 2018, in Europa e America; la nuova Panda arriverà nel 2018. Gli altri sono la 500x (prodotta a Melfi), sul mercato a fine anno, nel 2015 una berlina compatta e un nuovo modello non precisato, nel 2016 una hatch compatta e una station wagon compatta e una vettura del segmento B, nel 2017 un cuv (cross utility vehicle) compatto. Quanto alle altre regioni sono previsti nove modelli per l’Asia pacifico e due per il Nordamerica: la 500x nel 2015 e un modello nuovo non precisato nel 2016.
JEEP L’obbiettivo è di 1,9 milioni di unità, rispetto alle 732 mila del 2013: un aumento del 160%. Di queste, 200mila (modelli Renegade) verranno prodotte a Melfi, in Italia.
CHRYSLER Il target di vendite al 2018 è di 800mila unità (350mila nel 2013).